VENDETTA PER TUTTI
(Abdalla Hashim, n° 722, braccio della morte del Texas)
Da 6 mesi o piu' mi sono soffermato ad ascoltare gruppi per i diritti
delle vittime e organizzazioni che non posso ignorare, perche' tutti hanno
bisogno di un emozionale spargimento di lacrime e lamentele circa l'essere
stanchi di vedere Gary Graham in TV, sui giornali, ecc... e di come i media
lo abbiano trasformato in celebrita', mentre le vittime e le loro famiglie
sono state dimenticate. Ho anche letto e ascoltato le crociate fatte da
politici, avvocati, legislatori, ecc... per accorciare i processi di appello
per i prigionieri del braccio e spedirli nella camera della morte.
Siccome ho potuto riflettere sull'intera faccenda, qualche volta mi
chiedo se molte di queste persone dei gruppi per i diritti delle vittime,
che stanno protestando, sarebbero state tra quelle che al tempo di Cristo
gridavano: "Crocifiggetelo! Crocifiggetelo!" sebbene fosse un
uomo innocente. Io credo che molti tra loro l'avrebbero fatto.
Alla gente di quei gruppi devo dire: "La giustizia e' giustizia".
Se una persona e' catturata e incarcerata tra il sensazionalismo dei media,
perche' non le dovrebbe essere permesso di provare la sua innocenza tramite
i media, specialmente quando gli e' stato rifiutato un processo dai tribunali?
Forse tutte le diatribe sulle esecuzioni capitali dovrebbero essere trasmesse
in TV e diffuse dai media, finche' non sembri che giustizia sia stata fatta
nei tribunali. Forse allora il pubblico non sosterrebbe cosi' tanto la
pena capitale o la brevita' dei processi, perche' vedrebbe per la prima
volta la corruzione del sistema giudiziario.
Allora potrebbe comprendere che la sola ragione per la quale il sistema
ha un cosi' vivo interesse ad abbreviare il processo di appello e spedire
una persona all'esecuzione, e a non dare molto rilievo al condannato sui
media quando c'e' una protesta d'innocenza o si piange per un'ingiustizia,
e' che vogliono solo coprire i loro affari il piu' velocemente possibile.
Finche' tutto verra' lasciato nelle mani di giudici, legislatori e procuratori,
e non ci sara' spazio sui media per i prigionieri condannati, non ci saranno
appelli. Per tutti loro e per i membri dei gruppi dei diritti delle vittime,
un sistema efficiente sarebbe quello nel quale una persona accusata viene
immediatamente linciata.